Data: |
Domenica 29 settembre 2024 |
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Dislivello: |
850 mt. - Lunghezza 11 km. (percorso basso disl. 500 mt.) |
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Ritrovo : |
Piazzale Belvedere di Tezze ore 7.00 - Partenza ore 7.15 Partenza dell'escursione dal parcheggio Navarre ore 9.45 |
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Referente: |
Roberta Di Martino (cel. 392.2687338) |
Percorso ad Anello: ore 4.00 circa dal parcheggio località Navarre, Domegge di Cadore (685 mt s.l.m. fino all'Eremo dei Romiti, Monte Froppa (gruppo montuoso del Cridola) 1167 mt s.l.m.
ritorno: 1 h 15' per la discesa via forestale (4 km); 1h se sentiero CAI 347 (3 km)
Partenza dell'escursione dal parcheggio Navarre: h. 9.45
Per pausa merenda si propone: Pasticceria Berria a Vallesella di Domegge di Cadore (BL) via dell'occhiale 5 sulla dx del nostro percorso, possibilità di parcheggio sia davanti che appena più avanti.
Dopo la Pasticceria, 700 mt più avanti in prossimità di una curva si gira a 90 ° in via San Lorenzo e poi via Piduel oppure si prosegue verso il centro di Domegge e si scende seguendo indicazioni Rifugio Padova, Rifugio Cercenà, Eremo dei Romiti, si arriva ad un ponte sul lago, si supera e si gira a sin, si trovano dei parcheggi (si può impostare sul navigatore "parcheggio località Navarre, Domegge di Cadore) (685 mt s.l.m.); qui si lascia l'auto.
Partenza ore 9.45: si imbocca la strada del Toro/cartello Cai con indicazione CAI 385 per Rifugio Padova e dopo un breve tratto di questa rotabile della Val Talagona, si imbocca a sinistra il sentiero CAI 345 (quota 808 mt F.li Focen) che indica per F.li Dalego- Biv. Montanel che sale con costanza in mezzo al bosco passando accanto ai curati fienili Maran, Dosenigo fino al pianoro con i fienili Dalego (1.315 mt s.l.m.). Da qui si seguono le indicazioni per Eremo dei Romiti- Biv. Montanel sentiero 345, che rapidamente sale; a circa 1530 di quota si devia a sinistra per il sentiero CAI 347 che indica Col Buffon - Eremo dei Romiti. Da qui si cammina in quota lungo la costa del Col Buffon su sentiero che ad un certo punto è stretto e da fare con certa attenzione, avendo alla propria sinistra lo stupendo panorama sull'Antelao, le Marmarole ecc.
Dopo un pò, si inizia a scendere fino ad arrivare all'antico Eremo dei Romiti (quota 1.167).
Alternativa con minore dislivello ( 500 mt): arrivati ai Fienili di Dosenigo, (quota 1.070 mt.), poco dopo si può girare a sinistra a livello del cartello che indica il Troi de l'Orse che, con un minimo dislivello, porta al Monte Froppa sulla cui sommità si trova la nostra meta.
Qui vi è Barbara che gestisce il Rifugio, cucina piatti gustosissimi tutto " fresco e fatto in casa" (per questo bisogna prenotare !!) ed insieme al compagno, tutela e continua con amore il restauro dell'Eremo, luogo ricchissimo di storia e curiosità che certamente ci faremo raccontare e.... chissà che riusciamo a goderci pure il suono delle campane! (solo dalle 12.00 alle 15.00).
Il tutto condito da un panorama incantevole sull'Antelao e sulle Marmarole, alle spalle gli Spalti di Toro.
Dopo una pausa ristoratrice, si potrà scendere per la carrozzabile più lunga ma più dolce oppure per il sentiero CAI 347 direzione Domegge lungo la via Crucis (da evitare se stanchi o se ha piovuto da poco) lungo la quale si incontrano le stazioni in legno; alla prima, la 15a, corrisponde uno splendido capitello in muratura del 1700 riccamente affrescato con le figure di San Francesco e del fondatore dell’Eremo, Giovanni Maria Pinazza.
Alternativa alla Via Crucis, poco dopo il capitello, sulla destra, si trova il Troi de Maricono che va alla Casera Malauce e quindi si congiunge alla forestale che proviene dall'Eremo.
L’Eremo dei Romiti è l’unico convento esistito in Cadore. Fu costruito nel 1720, dopo che il frate francescano Giovanni Maria Pinazza da Domegge dell'Ordine dei Terziari, vi si stabilì insieme ad alcuni compaesani grazie alle offerte di facoltosi benefattori locali. La chiesa adiacente venne costruita quattro anni dopo grazie alle donazioni di privati cittadini e fu dedicata a San Giovanni Battista. Gli otto frati, che abitarono il convento per 90 anni, facevano parte dei penitenti laici dei Romiti (o eremiti). Vivevano di povertà e preghiera, coltivando soprattutto patate, ortaggi e mendicando quello di cui avevano bisogno. Erano famosi nella zona per la loro produzione di miele. Si narra che il fondatore, morto nel 1755, fu seppellito sotto il pavimento della chiesa. L’eremo fu abbandonato il 20 aprile 1810 per decreto dell’Imperatore francese Bonaparte, il quale imponeva la chiusura dei monasteri di tutta Europa. Nel 1992 l'architetto A. Costantini donò l'intera proprietà al Comune di Domegge che provvide ad iniziare il restauro nel 2007-2009 con fondi europei.
L’Eremo sorge in un luogo che ha mantenuto la suggestione di un tempo ed oggi, oltre ad essere meta per gli appassionati di montagna, sta diventando sempre più un punto di riferimento culturale e spirituale. Il 24 giugno di ogni anno, ricorrenza di San Giovanni Battista, gli abitanti di Domegge si recano qui per assistere alla Messa che viene celebrata nel piccolo capitello più in basso.