user_mobilelogo
No result...

 

Data:

Domenica 21 luglio 2024 

grisetti 

Dislivello:

620 mt. in salita e 910 mt. in discesa 

Ritrovo :

Piazzale Belvedere di tezze sul brenta ore 7.10 - Partenza ore 7.15

Castello di Godego - Santuario Madonna della Crosetta ore 7.30 

Referente:

Domenico Gasparotto (cel. 347.2788258) 

Si arriva alla località “Le Vare” lungo la strada che dalla Val di Zoldo porta al Passo Duran, dove recentemente c’è stata una slavina di sassi e ghiaia. Qui lasciamo una macchina che ci servirà per il ritorno. Con le altre auto, accanto a un agriturismo, prendiamo una stretta stradina per malga Grava; la seguiamo per circa 2 km, fino a quota 1.518 (loc. Solandre), dove c’è un piccolo parcheggio. Qui lasciamo il resto delle macchine e comincia il percorso a piedi.
Si imbocca, infatti, sulla sinistra il segnavia 578, che percorre, con stretto sentiero, il fianco scosceso dello zoccolo della Van della Moiazza, offrendo una bella vista sulla valle. Superiamo dopo un po’ un stretto colatoio ghiaioso, per arrivare infine ai ruderi di casera Moiazza (quota 1750 circa), dove incrociamo il sentiero che arriva da “Le Vare” (n°559).
Si prosegue in salita per una decina di minuti, fino a quando la pendenza si addolcisce nei pressi di un’area più aperta a prato e mughi. A questo punto si abbandona il sentiero CAI e si prende a destra su incerte tracce che diventano più evidenti più avanti, fino a trasformarsi in un chiaro ma stretto sentiero. Il sentiero prosegue in salita tra mughi e larici verso la bastionata rocciosa che si nota chiaramente. Ci si porta sotto questa e la si segue verso nord per un tratto, finché il sentiero, nei pressi di una soprastante parete di roccia più gialla, punta verso sud e inizia a inoltrarsi in una spaccatura della bastionata.
Si comincia a entrare nel canyon attraverso una stretta fessura, tra alte pareti di roccia da ambo i lati e grandi sassi incastrati. Si percorre il fondo ghiaioso e pietroso del canyon superando varchi tra i grandi sassi incastrati e un piccolo salto fino al passaggio chiave: una piccola e stretta ma breve fessura da attraversare di lato (quelli più grossi potrebbero avere delle difficoltà). Si continua brevemente nel canyon fino a sbucare fuori appena sotto i mughi del Van della Moiazza. Un ultimo passaggio un po’ difficile e si arriva sul Van, da dove si gode di un bellissimo panorama sulle montagne circostanti.
In breve si raggiunge il sentiero CAI “Angelini” (quota maggiore – m. 2050) che in un quarto d’ora consente di raggiungere il bivacco Grisetti (quota m. 1985), dove consumeremo il nostro pranzo al sacco. Dal bivacco si rientra ai ruderi di casera Moiazza, scendendo attraverso il segnavia 559. Più avanti, a quota m. 1550 circa, possiamo fare una breve digressione sulla sinistra, attraverso un sentiero un po’ fangoso, e raggiungere la cascata Spigolot e (per chi se la sente) arrivare fino a sotto l’acqua che cade.
Rientriamo al segnavia 559 e, percorrendo il ripido sentiero tra mughi e alberi radi, arriviamo a un tratto più pianeggiante, dove inaspettatamente attraversiamo un campo da calcio. Proseguiamo ancora in piano lungo un torrente e in breve arriviamo alla strada e alla macchina che avevamo lasciato. A questo punto l’escursione sarà finita e gli autisti potranno andare a recuperare le macchine per il ritorno.

N.B.: Il dislivello in salita non è eccessivo (circa m. 620), avendo cercato di alleviarlo con il primo tratto in macchina. Il percorso è però per persone abbastanza esperte e agili, poiché alcuni passaggi non sono particolarmente pericolosi, ma un po’ più difficili del solito. Qui, il sottoscritto e qualche altro volenteroso, provvederanno ad aiutare chi fosse in difficoltà. Se avete un caschetto, portatelo! Infatti, entreremo in uno stretto canyon e (anche se improbabile) potrebbero cadere sassi dall’alto. Per il resto, l’uscita sarà avventurosa ma appagante e spero ne conserverete un bel ricordo.

 

Album 2024-25

Album 2022-23

Album 2023-24

Album 2021-22

Su questo sito usiamo cookie . Navigando accetti! Ok