Data: |
Domenica 10 settembre 2023 |
|
Dislivello: |
800 mt. - Durata: 3 ore la salita e 2,5 ore la discesa |
|
Ritrovo : |
Piazzale Belvedere di Tezze sul Brenta ore 7.00 - Partenza ore 7.10 |
|
Referente: |
Giovanni Baggio (cel. 380.5337392) |
Percorso stradale: Da Belvedere direzione Rosà e quindi per la nuova Gasparona fino a Thiene; proseguire per Schio e quindi in direzione Trento – Rovereto per Torrebelvicino, Valli del Pasubio, (eventuale sosta per colazione), Sant’Antonio; in località Ponte Verde, seguire a destra le indicazioni per il Passo Xomo (mt. 1.058) e se possibile per il parcheggio di Bocchetta Campiglia (mt. 1.216), (a pagamento, Prevedere almeno Euro 6 in monete, a volte il Pos non funziona)-
Arrivo previsto al Passo Xomo ore 8,45- a Bocchetta Campiglia ore 8,50.
Partenza dell’escursione ore 9,00
Nota storica: questa notissima e frequentatissima “Strada” costituisce uno dei più famosi percorsi della cerchia prealpina, unica nel suo genere; fu costruita dalla 33° Compagnia del Genio Minatori e da alcune Centurie di territoriali nel 1917 per realizzare una via di salita al Pasubio defilata dal fuoco delle artiglierie austriache. Oltre che dall’ardita e impensabile concezione del tracciato, dall’immenso lavoro di scavo, l’escursionista è continuamente attratto, quando non c’è nebbia, da un panorama mutevole che egli può ammirare da un ballatoio sempre nuovo il quale spazia dai vicini precipizi vai e valloni, e dalle creste e dalle guglie, fino ai non lontani gruppi montuosi, ai dolci pendii collinari e alla lontana pianura, le 52 gallerie hanno uno sviluppo complessivo di 2300 metri su un totale di 6300 di percorso. La più lunga è la galleria n. 19, che si aggira spesso su se stessa al suo interno, mentre la successiva, la N. 20, si avvolge su se stessa a spirale ascendente. Nel 1989 centinaia di volontari di alpini in congedo e di soci del CAI ne hanno ripristinato il percorso, e le stesse associazioni ne curano annualmente la manutenzione.
Percorso:
- salita:
Da Bocchetta Campiglia, (Mt. 1.216) si imbocca la mulattiera che si nota a sinistra (segnavia N. 366) che con pochi tornanti permette di raggiungere il portale della prima galleria. Il primo tratto guadagna quota superando i rocciosi pendii della Bella Laita fino ad immettersi nell’impluvio della Val Camossara, che viene superato con un ampio giro ad arco. Usciti da questa valle si procede pressoché in piano sopra la tormentata e mirabile zona dei Vai, che sboccano sulla strada, fino a sfiorare il Passo di Fontana d’Oro. Oltre il Passo si ritorna subito sul versante della Val Leogra dove per un po’ il percorso riprende bruscamente a salire fino a quota mt. 2.020. Dopo un ultimo tratto pressoché piano, spettacolare perché intagliato nella roccia precipite, ci si cala rapidamente a Porte di Pasubio dove sorge il rifugio Gen. Achille Papa (mt. 1.929) Tel. 0445 630233.
- discesa
Per tornare indietro percorriamo la strada degli Scarubbi, ai cui lati si possono ancora vedere i crateri provocati dai bombardamenti. Tutta in discesa, con una sola galleria, ma molto stancante ugualmente. Ci sono pure molti tornanti, che si possono evitare tramite "scorciatoie" che però consiglierei solo a chi è abituato a percorsi impervi. (ore 2,30).
Dal capogita Giovanni Baggio “Buona escursione”