Data: |
Domenica 20 novembre 2022 (anticipata rispetto all'originale data del 27 novembre per impegni personali del referente) |
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Dislivello: |
1° percorso - medio: 600 mt. - 4 ore - km. 11 2° percorso - facile: 300 mt. - 7 km. (con visita alle borgate) |
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Ritrovo : |
Piazzale Belvedere di Tezze sul Brenta ore 7.20 - Partenza ore 7.30 Rotonda Caerano San Marco - lato mobilificio ore 8.00 Vittorio Veneto - Bar Pasticceria Sandro Buttignol - Via Pastore Giulio (SS 51 Alemagna) ore 9.00 - possibile buona colazione |
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Referente: |
Eva Nardulli (cel. 338.4831894) |
Partenza escursione ore 9.30
L’escursione proposta ci porta a visitare, innanzitutto, un luogo di devozione caro ai cittadini di Vittorio Veneto, il Santuario di Santa Augusta, situato al di sopra della città, a 320 m circa di quota, all’imbocco della stretta di Serravalle sul monte Marcantone (foto 1); si raggiunge il sito religioso, dal parcheggio, prima camminando piacevolmente lungo le rive del fiume Meschio fino alla bellissimo centro cittadino, poi attraverso una monumentale scalinata e un caratteristico percorso sterrato e sassoso, a zig zag lungo il pendio dove si trovano interessanti chiesette, dedicate a diversi santi. Arrivati all’ultima chiesetta dedicata a Sant’Elena, si giunge ai piedi della bella e lunga scalinata che porta sul piazzale del santuario dove è presente anche un grazioso e storico Ristoro del Pellegrino.
Terminata la visita al luogo religioso l’escursione principale prosegue lungo la Costa di Serravalle fino a raggiungere un bivio per la discesa. La camminata presenta faticosi e ripidi passaggi, saliscendi nei boschi, passaggi sui luoghi di accesso ad una vecchia cava, vedute spettacolari, luoghi solitari e silenziosi. Siamo sull’Alta via n° 6, chiamata appunto Alta via dei silenzi, che collega Vittorio Veneto a Sappada, alle sorgenti del Piave.
Lungo il percorso, che parte dietro il santuario, e possibile raggiungere con un ripido percorso, la Turris Nigra, torre di avvistamento, sito che permette un’ampia visuale sulla pianura, Vittorio Veneto, la pedemontana veneto - friulana, Col Visentin, la Val Lapisina (o di Fadalto), la laguna veneta e i laghi di Revine.
In base all’orario si vedrà dove fare una breve sosta ristoratrice.
Si torna verso la località Maren che si lascia alle spalle per risalire abbastanza dolcemente, sia su brevi tratti asfaltai che sterrati, verso altre belle borgate, tra cui in particolare quella di Pradal , per poi arrivare sul piazzale del Santuario (foto 3). Da qui si ridiscende per la scalinata e si ritorna nella cittadina lungo il percorso fatto all’andata.
Le due varianti possono consentire comunque a tutti di godere di un luogo davvero affascinante e suggestivo, avendo come appoggio anche il ristoro del Pellegrino presso il santuario che funziona sia come bar che come ristorante. Si invita ad entrarci per ammirare l’edificio storico e le sue belle sale, nonché il caratteristico fogher.
2° percorso: dal santuario è possibile visitare con facili e piacevoli camminate, non particolarmente impegnative, andando e tornando dalla stessa via, le borgate affacciate sulla Val Lapisina, presenti sulla via del ritorno dell’escursione principale (foto 4)
).
Per informazioni e curiosità sul sito e la sua storia e la tradizione e leggenda di Santa Augusta (martire del suo stesso padre torturatore e assassino) si invitano gli interessati a consultare i seguenti link ricchi di curiosità:
https://www.diocesivittorioveneto.it/diocesi/augusta.asp
https://it.wikipedia.org/wiki/Santuario_di_Santa_Augusta e
https://it.wikipedia.org/wiki/Augusta_di_Serravalle
https://www.marcadoc.com/it/santuario-di-santa-augusta-a-vittorio-veneto/
La giornata è occasione anche per visitare Vittorio Veneto anche di ritorno dal Santuario, attraversando sia il borgo storico che la parte nuova (viale della Vittoria) con interessanti monumenti artistici (come quello dell'artista Augusto Murer – monumento ai caduti – stesso artista della stele al Partigiano e alla Resistenza sul Monte Grappa)
http://luoghi.centenario1914-1918.it/it/monumento/monumento-ai-caduti-della-prima-e-della-seconda-guerra-mondiale-3984